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Pensionato Maria Immacolata    

Non perdiamo il contatto...


"Giovani, avete vinto voi!"  Santa Vincenza Maria

  

Questo è uno spazio per voi,

per chi vuole lasciare un ricordo, un saluto...

(Basta inviare il messaggio a rmipecomi@gmail.com, e verrà pubblicato)

 

       

I migliori anni della mia vita


Sono arrivata in collegio un 4 settembre per frequentare l'Uni a Milano... tanti pianti, paure e saluti prima della partenza, & tanti sogni arrivando lì davanti al cancello verde di Via Feltre 73... a pensarci mi viene la pelle d'oca!!!

Ero stata incentivata a scegliere quel posto come la mia casa da tante persone - Biaby docet - che in quel collegio si trovavano in famiglia! :)

 

Ed ecco che ho passato i migliori anni della mia vita in un mondo pieno di volti ed esperienze. Un mondo che ti chiede costantemente di scegliere chi essere, come esserlo e con chi esserlo. Un mondo che mi ha portato a diventare una giovane Donna... a diventare una Feltrina.

Vi chiederete cosa significa questa parola... è difficile spiegarlo, ma cercherò di rendervelo nel migliore dei modi.

 

Feltrina vuol dire svegliarsi la mattina e dare l'in bocca al lupo a chi farà un esame o un colloquio, il buon giorno a chi di buona lena si è già svegliato e in sala studio sta macinando pagine su pagine di nuove nozioni. Scesa a mensa per la colazione, vuol dire trovare le ragazze del secondo piano con tutti i cereali più svariati sul tavolo che si fa posto per accoglierti.

Vuol dire scendere le scale di corsa, trovare Linda che - nonostante abbia lavato - ti lascia passare & aprendo la porta scorgere in portineria Suor Dolores che ti dice "Buon Giorno che bel giorno".

Vuol dire trovare casualmente una Feltrina-erasmus sulla banchina della metro in attesa di un treno con cui fare la sardina nel vagone fino a Sant'Ambrogio; significa andare a pranzare con la Ile dopo una mattinata di lezioni o studio intenso in biblioteca oppure per strada tra una sede e l'altra incontrare la Anny o Dory.

 

Ma abiti al 73 di via Feltre soprattutto quando, tornata a casa dopo una giornata pesante, una litigata, una delusione o una notizia che ti riempie il cuore, trovi la porta di Suor Seline aperta che ti saluta e dice pacatamente, attentamente "Come va?"; ed ecco che a casa trovi le tue migliori amiche "FABE" che aspettano il tuo toc toc sulla porta nonostante 1000 cose da fare e tante preoccupazioni!!!

 

Feltrina vuol dire preparare le piadine romagnole con la Laury o assaggiare la fonduta della bresciana Marta o delle sondriesi Marcy&Chicca alla festa delle nazioni. O dopo l'esame mattone passato alle 10 di sera vedere la Lory che salta di gioia o diventare ospiti fissi del caffè di Vir e delle sue risate. Abitare al 73 vuol dire vedere Vale e Enry con gli occhi di vitello nelle mani e lo sguardo estasiato; la Eu e il Pò che si salutano dal balcone o giocano per il corridoio; avere in regalo un origama dalla Cri; all'1 di notte sentirti bussare da Biscottino o alle 7 di mattina vedere Rosella che stira. Ma al 73 ci abiti se guardi le fiction con Nunzia; mangi frutta e bevi cola fredda alle 2 di notte nei luglio afosi con Ali e Cocò; organizzi con la Ele la cena di piano all'asiatico NU o le uscite allo Slice con LaVale.

 

Feltrina vuol dire organizzare la cena per i poveri con Suor Begoña, Rosa, Michela & le Venete del 4° piano o prepararsi al mondiale con Suor Pace, la sua sciarpa pro España, il mega schermo in salone e tutto il collegio a tifare!!!!!

Feltrina è ballare la domenica sera dopo la messa con il gruppo sud-americano incentivato da Sr Lucia la Sarda più Spagnola che esista; aspettare le feste di collegio; discutere di Tommaso d'Aquino con Cate o prendersi la responsabilità di tenere in stanza il vestito da sfilata di Ito!!!! Ma Feltrina è soprattutto dialogare, parlare, discutere, crescere insieme nelle stanza, nelle serate di riunione, sul balconcino, nelle notti di relax o di studio matto e disperato.

 

Feltrina è chi al 73 ci ha abitato con il cuore, chi ha imparato a difendersi da sola, a fare le valigie in 5 minuti, a sorridere, a piangere, ad andare oltre se stessa, a credere nella famiglia e nel piano, ad ascoltare e vivere in comunione. La Feltrina è donna, amica, sorella, collegiale.

 

Feltrine siamo noi: le giovani del Maria Immacolata che cadono, si rialzano e vincono!

 

Marinella T.

 

 

Non è stata solo una dimora, è stata una casa, e suore e ragazze: una famiglia


Il collegio dà tanto... rafforza lo spirito e lo costringe a crescere...
... per questo credo che ci voglia grande tenacia e grande volontà nel volerlo vivere appieno e totalmente.
Il collegio lascia un segno che niente mai potrà cancellare! A chi mi chiede dove vivo e a chi mi chiede "come mai", rispondo, e non mi stanco mai di ripeterlo, che il collegio è stata una mia scelta che rifarei 1000 e 1000 volte ancora. Sinceramente non mi ha mai stupito la reazione di incredulità che osservavo sul volto di chi cercava e cerca ancora di capire il perché: chi non c'è mai stato, chi non l'ha vissuto non potrà mai capire cosa sia, cosa ci lasci dentro e cosa di noi trattenga. Se dicessi legame, la parola non renderebbe completamente il rapporto di una Feltrina con questa casa.
E quindi non mi rimane che ringraziare: grazie alle mie suorine, un grazie di cuore per questi sei anni insieme, sei anni difficili, intensi e stupendi! Grazie alle fanciulle che ci sono state e alle fanciulline che ci sono ancora, grazie per le serate condivise, per le serate in corridoio a parlare, per le chiacchierate fino a notte fonda, per le cene improvvisate, per le pause in salottino, per gli scherzi organizzati, per gli abbracci dati nei momenti difficili.
E a voi che verrete cedo il mio posto, vi lascio in eredità queste righe in cambio di una promessa: non lasciate che questo collegio sia solo una dimora, vivetelo, vivetelo intensamente, non sarà facile, non sarà semplice, ma vi assicuro che sarà stupendo ^^.
A me mancherà tutto... mi mancherete, ma sempre nel cuore!!!

 

Valeatta

 

 

In poco tempo, ho imparato tanto


Ciao a tutte!!! Ma che bella idea, mi piace!!!

Io non ho un'esperienza così lunga come Valeatta e Marinella, perché ci sono stata poco in Collegio, ma ne ho un ricordo speciale. Lì ho trovato una famiglia che mi accoglie la sera dopo l'università, lì ho imparato l'italiano, grazie alla pazienza delle mie amiche, lì ho (ri)scoperto che la mia Fede era importante per me, ho imparato a rispettare, ad ascoltare, a condividere..., lì ho anche imparato a stirare!!! e ho insegnato qualche piatto tipico del mio paese!... Ricordo il Pensionato di Maria Immacolata con tanto piacere!! Se un giorno ho una figlia, mi farebbe tanto piacere poter farle fare quest'esperienza di vita!

Grazie a tutte quelle che ho conosciuto e hanno reso la mia vita milanese una vita gioiosa!!!


Catherina F.

 

E se avessi davvero cercato altro....???

 

Avendo finito la triennale in un'altra città, venivo a fare la specialistica a Milano, lontana da casa (e in quello che vedevo come la "giungla" di questa città!), e così mi mise a cercare un posto sicuro e un ambiente caloroso, dove poter vivere con altre ragazze più o meno coetanee, e cercavo anche il posto più economico possibile per non pesare troppo sui miei genitori. 

Avrei potuto scegliere di "prendere casa", ma devo dire che una precedente esperienza non mi incoraggiava molto ad avventurarmi con coinquiline "sconosciute", oltre al fatto che trovare un appartamento a Milano è un'impresa quasi impossibile...!

Nonostante tutto ciò, avevo i miei dubbi: amavo (e amo!) la mia indipendenza, faccio fatica a seguire le regole, mi piacciono le feste... e poi, ce la farò con gli orari??!?! ecc. 


Un'amica che era stata qui mi aveva parlato molto bene di questo convitto: "Vedrai che non ti pentirai". 

Alla fine mi decisi a scrivere la mail, chiedendo la disponibilità di una stanza singola per alcuni mesi.

la risposta arrivò dopo due giorni: era rimasto solo un posto in stanze doppie... ed era disponibile da subito, ma solo per l'intero anno accademico!

Vabbè...... cerco altro.

Aiutata da amici mi metto alla ricerca di una casa, ma niente. Vediamo altri convitti... Gira e rigira... tutto era molto (molto) più caro. Trovai solo un altro collegio appena più economico, ma il prezzo non comprendeva i pasti e soprattutto era in una zona lontana e reputata poco sicura. 

A malincuore, eccomi ad accettare il posto in stanza doppia... con tante paure e un po' di ansia.

Con che tipo di ragazza capiterò!?

La suora responsabile mi "rassicura" dicendomi che si cerca sempre di "abbinare" le ragazze il meglio possibile, in funzione di età, studi o affinità, ecc., cioè facendo sì che siano il più compatibili possibile tra loro... vedremo...


E fu così che capitai con Giulia!!! Questa ragazza sconosciuta poi diventò la migliore delle coinquiline nella casa dove attualmente viviamo con un'altra amica del collegio!

Che dire dei 2 (quasi 3!) anni vissuti in questa cara casa... tanta gioia, serenità, feste "in salone" (quasi una discoteca!! ahaha), confidenze condivise e tante (ma tante) risate, il tè insieme di pomeriggio, o il caffè a orari improponibili quando tocca la sessione degli esami, le cene con altre 100 ragazze, le merende di piano, lo studio e i giochi insieme, incoraggiarsi o consolarsi a vicenda nei brutti momenti, avere sempre qualcuna sul piano per prestarti ciò che ti manca, le suore che pregano per i tuoi esami, quelle che parlano uno strano miscuglio tra spagnolo e italiano, quella che ti fa morire dalle risate, quella che si preoccupa sempre che tu stia bene e che non ti manchi niente, la suora che semplicemente ti sorride... E poi le attività... le feste, i corsi vari, i balli, i bellissimi momenti di preghiera (io?!), gli addobbi dei piani, i regali scambiati, la festa dell'Immacolata, i canti, ......... E ancora: tanti volti, sguardi incrociati, sorrisi, sorprese, Francesca, Martina, Giada... e l'altra Giulia, e le ragazze degli altri piani che poco alla volta impari a conoscere... Sarah, Roberta, Michela, Laura...... non finirei più!

 

Eccomi ora "giovane lavoratrice" e con una seconda famiglia qui a Milano per sempre nel cuore: suore e ragazze di Via Feltre 73!

Grazie di tutto!!!

Chiara

PS: Ah poi, venuto il momento di rinnovare l'ammissione (con la possibilità di andare in singola)... alla fine, beh... nella stanza doppia, decisi di rimanerci!! ;)

       

 

Via Feltre 73... il MIO Collegio!


Sono passati quasi 2 mesi da quando ho portato via gli ultimi scatoloni da quel collegio in via Feltre 73… e ho appena chiuso una telefonata con una ragazza che ho conosciuto proprio tra quelle quattro mura… e tra risate e nostalgie abbiamo ricordato insieme i nostri anni più belli…

Che dire… solo pensarci a tutto quello che è successo in 5 anni in quel collegio, mi vengono i brividi. Sono stati gli anni più belli, si, gli anni in cui senti il mondo nelle tue mani…Gli anni in cui hai quell’ingenuità ed inconsapevolezza… hai la tua vita in mano, non hai grosse ferite, hai tanta di quella grinta che sposteresti una montagna.

E così sono arrivata io, con i miei  19 anni, con la gioiosità di una ragazzina… senza sapere bene cosa aspettarmi.


Quello che ho sempre amato di quella “casa” e che mi faceva sempre tornare con piacere era il clima di famiglia che si era creato con le ragazze del piano. Con alcune, in particolare, c’era il condividere tutto: dalle esperienze di vita, ai successi, alle risate, alle giornate più dure e tristi. Ho vissuto con tante sorelle, ognuna con le sue caratteristiche, le sue abitudini… Bisognava imparare a “fare gruppo” rispettando però i tempi e le esigenze di ognuna.

E così si iniziava la giornata a colazione, magari ci si aiutava per la sveglia se c’era qualcuna più pigra, e poi a lezione o a studiare… ci si trovava sempre la sera, magari facendo la fila per la cena, a raccontarsi di quell’esame tosto, del prof alzatosi storto, di tutto quello che era successo durante la giornata.

Il dopocena consisteva spesso in qualche film sotto le coperte, tra 5 persone, o di chiacchierate interminabili e risate fino a notte fonda.

Tutto questo e molto di più è stato il MIO collegio di via Feltre…


È stato aprire gli occhi sul mondo… è stato imparare a convivere con l’internazionalità culinaria e non, imparare ad esprimersi nel rispetto dell’altro… è stato approfondire la mia Fede con gli incontri di preghiera il lunedì sera o con i ritiri… o con il tantissimo tempo passato in quella cappellina, con la moquette e le vetrate colorate, che mi manca tanto; è stato stringere amicizie sincere e vere, di quelle che rimangono al di là dello spazio e del tempo, di quelle che a distanza di anni ti fai ancora la chiacchierata di un’ora e mezza al telefono… è stato ballare come una scatenata fino a notte fonda quando c’erano le feste, quando non mancava mettermi al centro della pista con Mary e metterci a girare, tenendoci le mani, così veloce da farci venire i giramenti di testa…è stato vedere i mondiali e andare per Milano senza meta, strafelici per la nostra vittoria… è stato socializzare con i ragazzi dei collegi maschili vicini, un po’ con gli aperitivi, un po’ con le feste, un po’ con le birre agli stand… è stato condividere gli ultimi esaurimenti con Mary, Vale e Laurina per colpa degli ultimi esami e di una tesi imminente e piena di ostacoli e difficoltà… non sentirmi sola quando mi sentivo crollare, perché vedevo che c’erano loro accanto a me e perché sapevo che andavamo avanti solo insieme e solo se tutte avevamo la forza di sostenerci a vicenda.

Ricorderò il sorriso di Cri, la sua creatività e le frasi e disegni che mi accoglievano ogni volta che passavo davanti alla sua porta o provavo a bussare… E poi Lory sempre attenta e premurosa, Sere più calabrese che mai con la sua voglia di fare famiglia ovunque… e soprattutto con le sue buonissime lenticchie :) … Alice, che mi ha preso come mamma adottiva, Enrica, la mia fantastica e dolcissima compagna di stanza dell’ultimo anno… che sapeva sempre risolvere tutto con dolcezza ed aveva il pensiero di un cioccolatino sulla scrivania la mattina quando sapeva che la mia giornata sarebbe stata dura… Ile e Roby, impossibile per me pensare ad una senza pensare all’altra… sono arrivata il primo anno che erano in camera insieme, e  adesso sono in casa insieme…


Troppe cose ho vissuto, non basterebbe una giornata intera per ricordarmele tutte… e raccontarle… alcune sono goliardiche e ridicole… io stessa non riesco neanche a rivedermi in quella ragazzina pazzerella che ero… altre sono profonde e mi hanno segnata, fatto crescere, insegnato a rinascere e rialzarmi dopo ogni caduta ed ogni sconfitta.


Infine, ma non meno importante… stampati nel cuore ho gli occhi profondi ed i sorrisi delle suore… che nel loro operato silenzioso e laborioso fanno tanto… sono quella piccola goccia nell’oceano, quella goccia che se non ci fosse, l’oceano ne avrebbe una in meno.

In particolare ricorderò quell’ultimo giorno che sono andata via…

Ci guardavamo in faccia e non sapevamo se ridere o piangere, quando qualcuna era ancora incredula di non vedermi più dopo tanti anni a scorazzare per i corridoi… quando senti che stai lasciando una casa, che hai sentito come tua, dove lasci un pezzo di te e porti via i ricordi, le fotografie… Porti via un pezzo di quei cuori che si sono donati e che fanno parte di te. Quando senti che un altro capitolo della tua vita si chiude, e come mi ha consigliato suor Sandra, porti con te solo le cose belle.

È il momento di aprire le ali ed iniziare a volare da sola.


Mi rivolgo a voi, “matricole” e “future matricole”: Non lasciateveli scappare questi anni… partecipate a tutto: teatro, karaoke, feste, cene internazionali, Messe, scuole di canto, di chitarra o di lingua, incontri di preghiera, ritiri, viaggi, riunioni di piano, allestimento del presepe e dell’albero di natale, scambio dei regali, preparazione dei cestini per i più poveri…

Il collegio è sì un luogo di passaggio, ma da vivere, intensamente e al meglio. Se vi donate e vi aprite al dono delle altre per voi, riceverete inevitabilmente molto di più di quanto avrete dato. E poi, quando andrete via, lasciate lì le inevitabili giornate storte o ricordi meno belli, ma portate con voi solo quello che domani, ricordandolo, potrà farvi fiorire un sorriso.

 

Eleonora


Tanti bei ricordi


Ormai è da più di un anno che ho lasciato il pensionato Maria Immacolata, ma serbo sempre dentro di me il ricordo e l'accoglienza che ho sempre trovato. È grazie a voi che ho avuto modo di compiere i miei primi passi verso questa esperienza che è stata - e tuttora è - "Milano" ed è sempre grazie a voi che ne sono uscita indenne e che sopratutto ho potuto fare conoscenza di quella che adesso è la mia attuale compagna di stanza nella casa che abbiamo preso in affitto non molto distante da dove stavo con voi. Ricordo con piacere le recite, la cena delle regioni del mondo, il corso di chitarra e le chiacchierate in portineria, per non parlare delle serate film e dell'innovativa "discoteca"!

Colgo occasione per salutare tutte voi, e per scusarmi di non essere più passata a salutarvi di persona, ma vi porto sempre nel cuore e ogni volta che ricevo notizie vostre, provo molto piacere a sapere che vengo ancora ricordata con affetto.
Buon proseguimento e grazie di tutto!


Francesca, residente al terzo piano, nella stanza 303b


"Se si sogna da soli, è solo un sogno.

Se si sogna insieme, è la realtà che comincia".


Questo è lo spirito di quello che non vogliamo chiamare pensionato perché è 'casa'.

[...]

Ho alloggiato in questo splendido convitto per 2 anni e mi sono sentita subito ben accolta.

È un luogo dove si scambiano sorrisi, abbracci, opinioni, esperienze sia positive sia negative.

Le suore e la comunità in generale che si occupano del pensionato si dimostrano sempre efficienti ma soprattutto vicine sul piano personale nel momento del bisogno.

Si trova in una zona di Milano molto tranquilla, circondata dal verde e da tutti i servizi di prima necessità (poste, supermercati, cartolerie, metro, bus, ristoranti, bar, farmacie, palestra...)

[...] 

 Ambiente accogliente ed amichevole in cui mi sono sentita subito a casa.

Ideale per studentesse fuori sede poiché situato in una zona ben collegata dai mezzi pubblici (metro verde fermata Udine, e autobus) ma soprattutto per la bella, tranquilla e ben servita zona residenziale in cui è situato, sono presenti infatti banche, ristoranti, pizzerie, supermercato e farmacie a pochi passi.

All'interno del pensionato, in ogni piano sono presenti diverse zone comuni in cui passare le giornate in compagnia delle altre ragazze, ma anche diverse aule studio.

[...] Un posto accogliente e tranquillo in cui poter trascorrere anni di studio ma sempre accompagnati a momenti di gioia e divertimento (quelli non mancano mai).

Un luogo che, grazie alle splendide persone che lo gestiscono e al clima che si vive con le ragazze, ho sentito subito casa.

 

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